Nell’ombra della sua carriera clientelare e politica, l’ex sindaco di New York, Rudy Giuliani, si rivolge al Chapter 11 per proteggere sé stesso dalla rovina finanziaria. Questo segue a una sentenza a favore di Ruby Freeman e Wandrea Moss, le quali sono state diffamate dallo stesso Giuliani, costandogli una somma ragguardevole di 148 milioni di dollari
di Carlo Longo
Rudy Giuliani, l’ex sindaco di New York ed entusiasta sostenitore di Donald Trump, ha preso l’estrema decisione di dichiarare irreversibile la sua bancarotta. La decisione segue una sentenza contro Iui che lo obbliga a risarcire Ruby Freeman e sua figlia Wandrea “Shaye” Moss, entrambe afroamericane e impiegate come funzionarie elettorali, una somma colossale di 148 milioni di dollari.
Lo storico avvocato di Donald Trump ha protocollato la richiesta a New York, sperando di beneficiare delle protezioni offerte dal Chatpter 11 del codice fallimentare americano, che negli Usa è invocabile anche dai privati cittadini.
Colpito da debiti che superano i 100 milioni di dollari, Giuliani è stato costretto a risarcirsi delle donne della Georgia che aveva precedentemente diffamato. Evidentemente, il vecchio sindaco della Grande Mela le aveva calunniate sostenendo che avessero falsificato i risultati delle elezioni che infine si conclusero con la vittoria di Joe Biden. Questa violazione ha ulteriormente appesantito Giuliani, che era già stato condannato per diffamazione nel processo penale precedente.
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