La Commissione europea ha dato il proprio consenso alla proposta del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Questa decisione segue mesi di attese e prevede incentivi per un totale di 5,7 miliardi di euro, tra cui 2,2 miliardi finanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
di Mario Tosetti
La Commissione europea ha approvato un’imponente iniziativa del Ministero italiano dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, relativa alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Lo si apprende da un comunicato del Ministero dell’Ambiente. L’approvazione è stata attesa a lungo, poiché il decreto era già finalizzato prima dell’estate e a giugno il Ministero aveva inviato a Bruxelles le informazioni supplementari richieste. L’iniziativa vede previsti incentivi per un valore totale di 5,7 miliardi di euro, di cui 2,2 miliardi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’iniziativa italiana si articola su due provvedimenti principali: una tariffa incentivante sulla produzione e la condivisione di energia rinnovabile, e un contributo a fondo perduto. Tali misure favoriscono piccoli progetti con una capacità di produzione fino a 1 MW, che possono accedere al programma basandosi sul criterio “chi prima arriva, prima viene servito”.
La tariffa incentivante proposta calcola sull’ammontare di energia consumata dai clienti privati e dalle CER su un periodo di 20 anni, sostenuta da una dotazione complessiva di 3,5 miliardi di euro. Questo fondo sarà finanziato attraverso un piccolo prelievo su ogni bolletta elettrica. Nei comuni con meno di 5.000 abitanti, le CER riceveranno un contributo a fondo perduto che coprirà fino al 40% dei costi eleggibili, legati all’investimento in nuovi impianti o all’ampliamento dei già esistenti.
Quest’ultima misura, finanziata con 2,2 miliardi dal PNRR, ha come obiettivo la realizzazione di una capacità complessiva di almeno 2 GW. Il contributo a fondo perduto potrà essere sommato alla tariffa incentivante, in base a limiti predeterminati. Il piano prevede il finanziamento di 5 GW di nuova potenza installata in Italia, entro la fine del 2027.
Commentando l’approvazione da parte dell’UE, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha dichiarato: “Stiamo entrando in una nuova era storica nel rapporto tra persone ed energia. Le Comunità Energetiche Rinnovabili potranno ora diffondersi nel nostro Paese, promuovere le fonti rinnovabili e fare partecipare attivamente i nostri territori al futuro dell’energia in Italia. Grazie a queste comunità, ogni singolo cittadino sarà in grado di contribuire alla produzione di energia rinnovabile e beneficiare economicamente attraverso l’autoconsumo”.
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